Giugliano in Campania (Na) – Chiesa di Santa Sofia: Kharkiv Chamber Orchestra

Il 31 agosto scorso, ho avuto la fortuna di assistere alla penultima tappa del tour italiano della Kharkiv Chamber Orchestra (l’ultimo appuntamento c’è stato a Salerno, il 2 settembre) prima del ritorno nella amata madre patria tanto martoriata dall’ennesima inutile guerra. L’ensemble di Kharkiv, con più di venti anni di esperienza, è sicuramente tra le orchestre da camera ucraine più importanti. Fu fondata dal M° Yuriy Yanko, già detentore del titolo di “Honoured Worker of the Arts of Ukraine”, e vincitore del Concorso Internazionale di Direzione di Vakhtang Jordania, nominato nello stesso anno direttore musicale e direttore principale della Kharkiv Symphony Orchestra. Negli anni della sua esistenza, l’ensemble ha fatto un gran numero di anteprime di opere di compositori ucraini contemporanei: Valentyn Syl’vestrov, Volodymyr Zubyc’kyj, Ivan Karabyc’, Jevhen Stankovyč, Myroslav Skoryk e tantissimi altri. L’ensemble collabora anche con i cantanti Nina Matvijenko, Oleksandr Vasylenko e Ljudmyla Vojnarovs’ka ed ha partecipato a festival di musica accademica in Ucraina, Germania, Austria, Francia, Cina, Polonia, Grecia, Russia, Stati Uniti, Paesi Baltici, Armenia, Georgia. Da qualche anno, grazie al M° Angelo Taddeo, queste straordinarie musiciste vengono sistematicamente in Italia per dei tour nei quali si alternano tra concerti da camera   e, unendosi con altri gruppi di musicisti sotto la direzione di eccelsi maestri, concerti e opere in arene e teatri. Il tour è iniziato il 4 agosto, precisamente da Polverigi nelle Marche, poi Ortona (Ch), Agnone (Is), nella meravigliosa Capri e, scendendo in Calabria, a Rosarno e poi in Sicilia. Nella splendida isola, le tredici musiciste, si sono esibite numerose volte suonando in varie città tra le quali Messina e Taormina, dove, nello scenario unico del Teatro Greco/Romano, hanno accompagnato, la messa in scena dell’opera pucciniana Tosca. Tornando alla splendida serata di Giugliano, il concerto si è tenuto nella chiesa in stile Barocco/Rococo di Santa Sofia, una tra le chiese più importanti che abbiamo nella nostra regione dove, peraltro, è seppellito l’autore de La Gatta Cenerentola, Giovan Battista Basile (1566-1632). Per questo concerto non era previsto un direttore, quindi a dare gli attacchi, come succedeva nelle orchestre settecentesche, è stato il primo violino. Il programma prevedeva un repertorio molto variegato che, toccando diverse epoche, da Mozart a Morricone, passando per Strauss, Mascagni, Bartòk, ha esaltato le caratteristiche tecniche di queste musiciste che, come vuole la tradizione dell’est del nostro continente, hanno una preparazione di altissimo livello. 

L’apertura è stata dedicata all’immenso Wolfgang Amadeus Mozart con il suo Divertimento n. 1 in Re maggiore K 136, tutta la bellezza apollinea dello stile del grande Amadeus è messa in risalto dalla bravura delle musiciste; poi si passa a  Béla Bartók uno dei primi musicologi e studiosi della musica popolare, tra i più importanti musicisti del XX secolo, con le sue Danze rumene (1915). Quanta passionalità si evince da questa esecuzione. Dopo il brano del compositore ungherese, è stata la volta di un illustre connazionale delle musiciste, Myroslav Skoryk con Danze spagnole. Il Maestro ucraino, scomparso nel 2020, è stato uno dei più importanti musicisti contemporanei e le sue ricerche, su sonorità lontane dalla cultura dell’est – ha composto anche brani jazz e blues – ne fanno uno dei compositori più versatili del XXI secolo.Di seguito il programma ha previsto  Intermezzo cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, brano molto conosciuto, utilizzato spesso anche come colonna sonora di film famosissimi (Il Padrino Part. III e Toro scatenato tra gli altri). Durante questa esecuzione, l’orchestra ha sprigionato un’energia particolare, alcuni di noi sono stati “trasportati” in visioni spettacolari, si potevano toccare con mano paesaggi di un’epoca che ancora era legata ad un mondo romantico e, che ormai, è sempre più complicata anche solo immaginare. Il brano successivo di Edward Elgar è Serenata per archi in mi minore Op. 20 (1892) sicuramente uno dei brani più famosi ed eseguiti del compositore inglese.Con Gabriel’s Oboe dell’indimenticabile Ennio Morricone, si ritorna a sognare. Sono legatissimo a questo brano, ricordi di giovinezza – mi fu regalata la cassetta della colonna sonora di The Mission (1986) da una persona a me molto cara – motivo per cui, ogni volta che lo ascolto, si riaccendono in me ricordi indelebili, in più l’orchestra l’ha eseguito con così tanta maestria, da far venire i brividi. Chiaramente, non essendoci l’oboe nella Kharkiv Chamber Orchestra, il tema è stato eseguito, magistralmente dal primo violino. Por una cabeza diCarlos Gardel e Libertango di Astor Piazzolla sono un’ulteriore conferma di come queste musiciste abbiano una tecnica ed una versatilità uniche. Dopo il “momento argentino”, passionale e sensuale, si ritorna alla musica ottocentesca e precisamente a Valzer brillante, scritto da Giuseppe Verdi per la contessa Maffei. Questo valzer fu ripreso da Nino Rota per la colonna sonora del Gattopardo per la scena in cui danzano Claudia Cardinale e Burt Lancaster. A seguire Palladio di Karl Jenkins, scritto dal compositore gallese agli inizi degli anni novanta del secolo scorso, dedicato dal musicista, già membro dei Soft Machine, tra le band più importanti del panorama Prog/Rock mondiale, al famosissimo architetto rinascimentale. La bellissima Melody di Myroslav Skoryk e la simpatica e coinvolgente Pizzicato Polka dei fratelli Johann (figlio) e Josef Strauss chiudono questo esaltante concerto prima dei bis finali. Tra la fine del programma e i bis, alcune autorità del Comune di Giugliano e della Diocesi di Aversa, della quale la città ubicata nella zona nord-occidentale dell’entroterra di Napoli fa parte, hanno fatto gli onori di casa. Mettendo in risalto i sacrifici che queste eccellenti musiciste, hanno  fatto, lasciando i propri familiari, genitori, mariti, figli, in Ucraina, nonostante la guerra, per portare anche un messaggio di pace attraverso la musica a tutta la comunità ucraina che vive in Italia. Molte di loro si sono commosse e si sono lasciate andare in un pianto che ha coinvolto i numerosissimi (alcuni anche loro connazionali) presenti, e, ricompostesi, per quanto sia stato possibile, hanno deliziato il pubblico con piccoli “assaggi” di un paio di brani che avevano  già eseguito nel programma. É doveroso menzionare tutte le musiciste e gli strumenti attraverso i quali ci hanno trasmesso così tante emozioni. KVITSYNSKA IULIIA violino; OBMELKO MARIIA violino; BODNAR LILIIA violino; PASHCHENKO YANA violino; POTOMAKHA OLENA violoncello; SANZHARA OLENA contrabbasso; MALTSEVA OLENA violino; MOROZOVA IRYNA violoncello; CHUYESHOV VALENTYNA viola; JAUNISKITE UGNE violino; IZMALKOVA MARYNA violino; SHULHA OLENA violino; DEDIULIA YULIIA viola. 

Un grazie particolare va al M° Angelo Taddeo e alla sua collaboratrice Concetta Pettrone di Euroartists per tutte le info sulla Kharkiv Chamber Orchestra. 

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